E' in partenza il XXVIII Cursillos Uomini
Giovedì 13 febbraio, alle 16.30, a Tivoli presso il piazzale del cimitero è prevista la partenza del XXVIII Cursillos Uomini; che si svolgerà nella casa di spiritualità, Nostra Signora del Cuore di Gesù - Località San Bartolomeo - Cave (RM).
Questo “piccolo corso” si svolgerà e si consumerà nell’arco di tre giorni.
La sua partenza, potrebbe ai nostri occhi sembrare una giornata come tante, si sale su di un pullman, si scatta una foto ricordo da far vedere forse un giorno ai nostri nipoti.
Ma in realtà giovedì risuona a Tivoli una chiamata come quella che fu di Noè, dove il Signore gli disse:
«Entra nell'arca, tu con tutta la tua famiglia, perché ho visto che sei giusto davanti a me, in questa generazione».
Risuona a Tivoli questa voce biblica; risuona a Tivoli e in tutta la valle che la circonda, perché questa chiamata è una chiamata che sconvolge e rinnova.
Sconvolge i cuori e rinnova le vite di coloro che vi parteciperanno.
Parte quindi, di nuovo, l’arca di Noè, con le sue promesse con la sua alleanza, con la sua umanità; un’umanità da far salire sull’arca.
Badate bene, non è in arrivo un nuovo diluvio universale, ma stiamo vivendo di già in un mare di “guai”; un mare composto da acque reflue, frutto dei nostri livori, dei nostri dolori.
Il diluvio è già avvenuto in questo mondo.
Un mondo come quello odierno, che risulta sfigurato dalla sua primitiva immagine; un mondo che ha perso ogni speranza, un mondo sfiduciato.
Una speranza che l’uomo ha il dovere di perseguire, che ha costruito da solo, dimenticandosi del prossimo e dei veri valori della vita.
Ha preferito scommettere sui nuovi e allettanti inviti forniti dalla modernità dal permissivismo, portato agli estremi da attenzioni che mirano a perfezionare l’individualismo, più che l’uomo.
Un uomo sempre più individuo, sempre più stereotipato, che ha scommesso sul suo futuro e sui valori, necessari per realizzarlo, ma che ha fallito.
L’uomo questo sconosciuto, l’unico su cui Dio ha scommesso, con i suoi pregi e con i suoi difetti, lo riscopriamo attraverso altri uomini chiamati a testimoniare, che egli è vivo e presente tra di noi.
Di questo fallimento, sono testimoni le innumerevoli famiglie disunite , la distanza tra i fratelli la differenza tra i ricchi e poveri di questo mondo, che è destinata ad aumentare.
Sta spuntando quindi una nuova promessa, tramite il carisma di un movimento di amicizia, che si propone di dare speranza, di correggere nella gioia e di riannaffiare con lo spirito, quegli animi da troppo tempo sterili, aridi e dimenticati.
Voglio quindi pregare per i nuovi camerieri affinché essi, come “nuovi Noè”, che hanno ricostruito l’arca, con dure ore di lavoro; siano animati e rinforzati da uno spirito vivo e fecondo.
Essi, dopo aver modellato e piallato le “assi” con cui costruire l’arca, faranno sentire vivo e presente un nuovo messaggio di speranza, per questa umanità tanto bistrattata.
Un messaggio che nasce nel cuore e si realizza in Cristo Salvatore.
Ora è giunto il momento di stappare lo spumante con l’umanità sofferente e aspettare fiduciosi, il ritorno della colomba con il ramoscello d’ulivo.
Noi lo sappiamo già, esso si realizzerà al rientro, si manifesterà quando quel ramoscello d’ulivo, si materializzerà come luce e trasformerà ogni singolo partecipante in una torcia ardente di spirito d’amore
Ora non mi rimane che augurare a tutti un buon lavoro, buon cursillos ai nuovi e buon divertimento a coloro che accolgono con gioia, il messaggio di pace dei fratelli.
De Colores
Renzo un amico
Ultimo aggiornamento (Giovedì 06 Febbraio 2014 09:46)
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